Michele Vescovo si occupa di ars dictaminis bolognese nel Duecento, in particolare delle opere di Guido Faba.
Michele Vescovo ha conseguito la laurea magistrale in Scienze dell’antichità nel 2019 presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia ed è attualmente dottorando in Filologia e letteratura latina medievale presso la S.I.S.M.E.L. – Fondazione Ezio Franceschini a Firenze.
Ha pubblicato l’edizione critica della Gemma purpurea di Guido Faba e sta attualmente lavorando, nell’ambito della tesi di dottorato, all’edizione critica dei Dictamina rhetorica dello stesso autore.
Il suo progetto individuale all’interno di “Dictamina” ha come obiettivo l’edizione di tutte le opere di Pietro da Loro:
- una silloge epistolare trasmessa dal ms. Paris, BnF, lat. 8661, cc. 95r-106v, parzialmente attribuibile a Pietro da Loro sulla base di alcuni paralleli testuali;
- una raccolta di arenge intitolata Alectorius, conservata nei mss. Aberystwyth, National Library of Wales, Brogyntyn MS II.7, cc. 105r-115v (il Liber epistolaris di Richard de Bury) e Tübingen, Universitätsbibliothek, Mc 144, cc. 1v-9r;
- un trattato sulla salutatio contenuto nel ms. Budapest, Országos Széchényi Könyvtár, Clmae 39, cc. 25r-30v. Nel codice ungherese il trattato sulla salutatio si colloca dopo una compilazione dictaminale intitolata Compendium rhetorice venustatis (cc. 1r-25r), che rielabora materiale proveniente dalle opere di autori diversi (fra i quali Boncompagno da Signa e Guido Faba): anche questo testo sarà oggetto di edizione.
Fa parte dei gruppi di lavoro collettivo sulla Rosa novella super arte dictaminis di Pietro Boattieri, sulle opere inedite di Guido Faba (Exordia, Petitiones), e sui volgarizzamenti dei testi di Guido Faba (della Summa dictaminis, delle Arenge e degli Exordia).
